Grandi lagune sul supercontinente Pangea. Inizio dei processi di abbassamento del suolo che porteranno all’apertura dell’oceano.
Affioramento della fascia bianca delle Cime Bianche, con quarziti (da sabbie), calcari e dolomie (da barriere coralline), carniole (da trasformazione delle dolomie), anidriti e gessi (da evaporazione).
Apertura dell’oceano alpino fra Eurasia ed Africa.
Presenza di tutte le rocce di origine oceanica e testimonianze dei fenomeni associati (sedimentazione, idrotermalismo…).
Chiusura dell’oceano alpino e sprofondamento (subduzione) della placca oceanica sotto quella africana.
Trasformazione mineralogica (metamorfismo) delle rocce oceaniche.
Esumazione delle falde oceaniche da profondità crostali di oltre 60 km.
Le rocce di origine oceanica ora in superficie contengono minerali che si formano esclusivamente a grandi profondità (eclogiti). Presenza anche di minerali retrocessi a minor pressione durante la risalita.
Esumazione del Massiccio cristallino del Monte Rosa da profondità crostali di oltre 60 km. Strutturazione attuale della catena alpina.
Nella catena alpina, impilamento strutturale del massiccio cristallino (sotto) e delle diverse falde oceaniche (sopra).
Distensione con stiramento crostale localizzato sul lato sud-ovest del Massiccio del Monte Rosa. Proseguimento del processo di esumazione.
Numerose faglie distensive di direzione NW-SE e alcune faglie di accomodamento dirette SW-NE. Presenza di faglie attive.